Anna Fresu - Ricordando Armando Gnisci -

                                       Pubblicato in labottegadelbarbieri.it 

Ricordando Armando Gnisci   (Martina Franca 27.2.1946 - Roma 17.6.2019)

 Il nostro primo incontro con il Professor Gnisci risale al 1997. Con un gruppo di amici che amavano l’Africa cercavamo il modo di far conoscere questo continente attraverso le sue letterature. Fu così che nacque Scritti d’Africa. Oltre alla vasta letteratura proveniente da vari paesi africani, scritta nelle diverse lingue della colonizzazione e ancora scarsamente tradotta in italiano, ci premeva farne conoscere e promuoverne la traduzione e la divulgazione presso gli editori e un pubblico più vasto di lettori. Oltre ai libri e agli autori africani c’era un’altra letteratura, espressione dell’Africa che cominciava a muoversi, a migrare, in quegli anni e che voleva farsi conoscere, mostrare le proprie origini, condividere il suo sguardo sul nostro paese e raccontarsi, raccontare la propria storia nella nostra lingua. Fu così che incontrammo Armando Gnisci e con lui scrittori come Amara Lakhous e Jorge Canifa Alves, scrittrici come Cristina Ali Farah e Ribka Sibhatu, e altri autori e autrici  che in quegli anni davano i primi passi . Armando Gnisci si occupava da tempo di questi autori, di questa letteratura nascente, figlia delle migrazioni, attraverso la sua cattedra di Letteratura Comparata, e lo faceva con insolita passione e veemenza, privo di freddezza cattedratica, prendendo i giovani autori e le giovani autrici  sotto la sua ala protettrice, cosciente del cambiamento epocale in corso, convinto della necessità di promuoverlo, di accettare e assumere il non facile processo di creolizzazione come individui e come società.

Armando Gnisci ci ha lasciato in questo momento travagliato della nostra storia, in cui la sua voce era oggi più che mai necessaria. A noi che abbiamo saputo ascoltarla resta il suo esempio, restano i suoi libri e saggi che continueremo a studiare e sui quali è ancora utile riflettere.

Resta il suo ricordo di uomo, di studioso integro e appassionato e il suo lascito. 

Grazie di tutto, Professor Gnisci.

                                                                                  Anna Fresu  per Scritti d'Africa

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